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I principi del diritto del bilancio nella giurisprudenza della Corte costituzionale
Il contesto
La riforma costituzionale del 2012 ha prodotto diverse conseguenze nell’ordinamento italiano, tra cui spicca il ruolo centrale assunto dalla normativa di contabilità, in particolare nelle declinazioni dell’armonizzazione contabile e del coordinamento della finanza pubblica. Il motivo è presto detto: approvata “in emergenza” e ancor oggi poco compresa dalla classe politica per quanto riguarda le dinamiche del governo dei conti, la riforma è stata implementata soprattutto sul versante dei rapporti finanziari tra lo Stato e gli Enti territoriali, che, se da un lato hanno subito vincoli stringenti e tagli spesso lineari delle risorse, dall’altro si sono dovuti adeguare alle nuove regole contabili armonizzate.
Tali dinamiche (che in questa sede ci si limita a considerare come elementi di contesto) hanno dato origine a un crescente contenzioso costituzionale, quasi sempre nella forma del conflitto Stato-Regioni. Il risultato è che, dal 2012 ma con una netta accelerazione dal 2016, si è progressivamente consolidato un peculiare filone giurisprudenziale nel quale, a partire da questioni squisitamente contabili – perciò tecnicamente complicate e qualche volta apparentemente “di dettaglio” la Corte costituzionale ha elaborato una serie di principi, il cui nucleo centrale è sicuramente l’affermazione per cui “il bilancio è un bene pubblico” (sent. n. 184/2016).
A distanza di qualche anno da quella fondamentale decisione, l’impressione di chi segue questo particolare filone della giurisprudenza costituzionale è che ormai si possa parlare di un vero e proprio “diritto del bilancio”, che va oltre le regole contabili, per approdare al livello costituzionale: dalla lettura sistematica delle nuove disposizioni degli artt. 81, 97, 117 e 119 Cost. la Corte ha infatti ricavato, per fare solo qualche esempio, i principi di continuità, di veridicità, di equilibrio dinamico, di trasparenza, di equità intergenerazionale.
La necessità di un’elaborazione complessiva
Partendo dal presupposto che l’interpretazione giuridica impone una individuazione dei principi il più possibile rigorosa e condivisa a maggior ragione se si tratta di principi costituzionali, vocati ad estendersi molto oltre la regolazione contabile emerge ora la necessità di raccogliere, rielaborare criticamente e ricomporre a sistema la copiosa produzione giurisprudenziale sul diritto del bilancio; non solo per “fare il punto della situazione”, ma anche per rendere accessibile all’intera comunità scientifica un patrimonio di argomentazioni e principi che l’alto grado di tecnicità delle questioni di legittimità rischia di lasciare in secondo piano.
La call: come funziona e a chi è rivolta
La rivista Bilancio Comunità Persona lancia questa call for collaboration per dare vita ad un progetto condiviso di raccolta, discussione e sistematizzazione della giurisprudenza costituzionale sul diritto del bilancio per il periodo 2016-2019.
Il progetto sarà strutturato come segue:
Fase 1 (settembre 2019-dicembre 2019): analisi della giurisprudenza costituzionale del triennio, previa suddivisione tra i partecipanti delle sentenze, e creazione di un archivio online, accessibile all’intero gruppo di ricerca;
Fase 2 (gennaio-marzo 2020): raccolta ed analisi dei principi costituzionali enunciati dalla Corte a cura di gruppi più ristretti, da individuare sulla base dei partecipanti
Fase 3 (tarda primavera/primo autunno 2020): incontro in forma seminariale per la discussione dei risultati della Fase 2 e l’elaborazione di una griglia interpretativa condivisa
Fase 4: pubblicazione degli atti del seminario
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