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La cassazione, i derivati e gli enti pubblici: verso una giurisprudenza costante

Dottrina

Abstract

(osservazioni a margine di Cass. civ., sez. I, sentenza 29 luglio 2021, n. 21830)

Dal 2002 è vietato agli enti locali stipulare contratti derivati. Il divieto è stato rafforzato dalla sanzione della nullità che può essere fatta valere dall'amministrazione solo nell'ambito del contratto. Tuttavia, si pone un problema per i contratti stipulati in precedenza. La giurisprudenza ha contribuito alla teoria della formazione del contratto sui derivati da parte degli enti pubblici. La sentenza della Corte Suprema a SSUU 8770 del 2020 è l'ultima sentenza in materia. Le Sezioni Unite hanno escluso che gli enti locali possano stipulare contratti relativi a strumenti finanziari derivati speculativi; ha ritenuto legittimo l'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, purché sussistano determinati requisiti relativi a mark to market e scenari probabilistici; l'autorizzazione alla conclusione dei contratti spetta al Comune, organo di rappresentanza dell'intera comunità. Dal successivo primo grado di giurisprudenza emerge una precisa correlazione tra la natura pubblica dell'ente e la necessità di ottemperare agli specifici requisiti individuati dalla Suprema Corte, per una valida assunzione degli impegni di spesa. La distinzione tra contratti speculativi e contratti di copertura è stata poi estesa anche alle fattispecie tra due soggetti privati (casse I sez. 21830 del 2021) estendendo così il principio e tenendo conto in generale dell'interesse contrattuale da tutelare.

Abstract [En]:

Supreme Court, derivative contracts and local authorities: to a constant jurisprudence (note to Cass. Civ. sez I, 29 july 2021, n.21830
Since 2002 it has been forbidden for local authorities to enter into derivative contracts. The ban was reinforced by the sanction of nullity which can only be claimed by the authority as part of the contract. However, a problem arises for previously stipulated contracts. The jurisprudence has contributed to the theory of the “formation of the contract on derivatives” by public bodies. The Supreme Court ruling at SSUU 8770 of 2020 is the latest ruling on the matter. The United Sections have ruled out that local authorities may enter into contracts relating to speculative derivative financial instruments; considered the use of derivatives for hedging purposes to be legitimate, provided that certain requirements relating to mark to market and probabilistic scenarios are met; the authorization for the conclusion of contracts rests with the city council, a representative body of the entire community. From the subsequent first instance of jurisprudence, a precise correlation emerges between the public nature of the body and the need to comply with the specific requirements identified by the Supreme Court, for a valid assumption of spending commitments. The distinction between speculative contracts and hedging contracts was then also extended to cases between two private parties (cass I section 21830 of 2021) thus extending the principle and taking into account in general the contractual interest to be protected. It is therefore believed that there is a diverse general of the bank to collaborate with the counterparty to identify the risks and benefits of a certain contractual scheme.

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